MAASTRICHT - La pubblica accusa (OM) di Maastricht ha subito ieri una delicata sconfitta nel processo penale contro sette sospettati di aggressione aggravata nel giugno 2007 a Geleen. Il tribunale ha stabilito che le dichiarazioni di un "testimone minacciato" non possono essere utilizzate come prova. Questo testimone è stato l'unico a fornire dichiarazioni altamente incriminanti per diversi sospettati, tra cui Stephan P. (32 anni). Il suo avvocato Peer Szymkowiak si è opposto fin dall'inizio alla concessione dello status di "testimone minacciato". P. è stato condannato nel novembre dello scorso anno per aver commesso l'omicidio colposo di Fer Loontjens. Quest'ultimo è morto a causa di una violenta esplosione in un bar di Geleen durante il carnevale dell'anno scorso. Quattro dei sette sospettati in quel caso (due dei quali sono stati assolti) sono ora sotto processo anche per il precedente assalto al Markt di Geleen, insieme ad altre tre persone. Nella notte tra il 9 e il 10 giugno 2007, due uomini sono stati picchiati e presi a calci vicino all'Hanenhof. Uno di loro è stato trasportato in ospedale con gravi danni cerebrali e una frattura del cranio, mentre il secondo ha riportato la rottura di una spalla. Secondo le vittime, la rissa è scoppiata dopo una banale osservazione su un cappotto. I testimoni di questa aggressione sono disposti a fornire solo un resoconto sommario, per paura del "gruppo intorno a Stephan P.". L'uomo minacciato era disposto a farlo, a condizione che la sua identità non venisse rivelata.
Tuttavia, il pubblico ministero ha commesso l'errore di aprire un'indagine giudiziaria preliminare contro un sospetto anonimo e non contro Stephan P. Il tribunale ritiene questo "incomprensibile", ha detto il presidente Krol: "Questo ha violato i diritti del sospetto, perché non gli è stata data la possibilità di essere ascoltato. Si tratta di una violazione procedurale che non può essere corretta. L'unica sanzione appropriata è l'esclusione delle prove". Szymkowiak, che lo aveva richiesto, ha definito questa decisione "giuridicamente del tutto corretta". Dei sette imputati, tre ammettono di aver partecipato alla rissa. Gli altri quattro negano, compreso Stephan P. Oggi il caso prosegue con la sentenza dell'accusa, tra le altre cose.