MAASTRICHT - L'avvocato Peer Szmkowiak di Stephan P., principale sospettato dell'omicidio colposo di Fer Loontjens (47) di Geleen, soffre di visione a tunnel. La sua conclusione che P. (32) non può aver inflitto le ferite mortali in ogni caso si basa sulle sabbie mobili. Una posizione notevole quella assunta dal pubblico ministero Rogier ieri davanti al tribunale di Maastricht. Di solito, è proprio l'accusa ad essere accusata di visione a tunnel. L'ufficiale stava rispondendo all'appello di Szymkowiak, che chiedeva alla corte di assolvere il suo cliente dall'accusa di omicidio colposo per mancanza di prove. L'accusa aveva chiesto 10 anni contro di lui. "Szymkowiak, che non poteva essere presente in prima persona, ha fatto sapere tramite il suo confratello Serge Weening di avere un'opinione chiaramente diversa sulle prove. "Il procuratore afferma: se non ci sono prove, potrebbero comunque esserci. Lei sta fantasticando".
Fer Loontjens è stato aggredito in un caffè di Geleen la domenica di Carnevale, a tal punto che è morto per le conseguenze 13 giorni dopo. "Non volevo questo", ha osservato P. nelle sue ultime parole. "Non dimentico che, qualunque cosa io dica, la sofferenza di chi è in lutto non può essere vera. So che sarò punito per questo e mi assumo la mia responsabilità. Spero che il governo olandese faccia lo stesso nei confronti del popolo molucchese".
L'unico altro dei sette sospettati che ha esercitato il suo diritto all'ultima parola è stato Gennaro S. (33). Anche nei suoi confronti sono stati chiesti dieci anni, perché l'accusa lo considera l'istigatore della rissa che ha tolto la vita a Loontjens. "Non l'ho toccato. Non voglio essere punito per cose che non ho fatto". Per un sospettato, i procuratori hanno chiesto l'assoluzione; per altri due sono stati chiesti otto anni per co-presunzione di omicidio colposo, ma i loro avvocati sostengono che non ci sono prove a riguardo. Altri due, invece, secondo l'accusa, dovrebbero ricevere due anni per violenza aperta, ma poiché questi due non hanno esercitato violenza in prima persona, dovrebbero essere assolti, secondo i loro avvocati.