Con l'avvocato S.J.F. van Merm, la Corte ritiene che non vi siano prove sufficienti e convincenti.
Procedimento penale in corso
Ancora dichiarazioni di sospetti omicidi di acido (Limburger)
SITTARD/MAASTRICHT - Il padre Hub L. (58) e i suoi figli Michel (27) e Maurice (21) stanno per rilasciare una dichiarazione. Sono sospettati di essere coinvolti nell'omicidio e/o nell'eliminazione dei corpi di Mouhammed Al Jader e Alan Gergeri, rispettivamente nel 2011 e nel 2009. Gli uomini, che vivono a Tudderen, in Germania, appena oltre il confine, hanno per lo più taciuto gli atti di cui sono sospettati fino ad ora. Volevano testimoniare solo se fosse stata organizzata anche una ricostruzione dell'omicidio. Ma questa richiesta è stata respinta due volte dal tribunale di Maastricht. "Se non si dice nulla, il fascicolo rimane com'è ora", ha detto Serge Weening, avvocato di Maurice L., sospettato di essere coinvolto nei due omicidi. "E questo è molto incriminante per il mio cliente e per gli altri al momento".
Tra queste, le dichiarazioni dell'amico di famiglia e coimputato Ron van K. di Dilsen, Belgio.
Dice che era lì quando Al Jader è stato ucciso.
Gli accusati di questo caso sono assistiti da:
Nei media
con i casi penali in corso
DEN HAAG - "Sì, sono responsabile della morte di Karim, ma non ho accoltellato. Volevo
Taoufik E. voleva dare una lezione a Karim, 40 anni, che aveva una relazione amorosa con sua sorella alle sue spalle.
Rotterdam/Sittard - Per aver ucciso Gabriele Barbini, 27 anni, Mateusz Z. (28), di Geleen, è stato condannato a otto anni di reclusione.
Heerlen - Entrambi hanno cercato la stessa donna. Il trentenne Mitchell ha dovuto pagare con la morte, Roy P. (34)
MUSSELKANAAL/ASSEN - Per truffe ai danni del mercato, un uomo di 33 anni di Musselkanaal è stato condannato a 200 ore di servizi sociali. Inoltre, è stato
Maastricht - Come il bassista degli Heideroosjes sia entrato in gioco in un caso di pedopornografia, la magistratura non lo dirà ora. Il
Heerlen/Stein - Una violazione dei dati presso il provider di telecomunicazioni T-Mobile (ora Odido) ha portato al furto di almeno 112.000 euro di criptovalute.